Tom Kha Kai
Uno dei piatti tipici della tradizione culinaria thailandese è il Tom Kha Kai. Tradotto in italiano significa letteralmente zuppa di pollo. Trovandosi nel paese del sorriso, non si può non assaggiare questa squisita vellutata che racchiude le tipiche caratteristiche della cucina thai; è uno straordinario insieme di molteplici sapori contrastanti tra di loro, ma che trovano un perfetto equilibrio tra dolce, aspro, salato e piccante.
Per assaporare il Tom Kha Kai basta recarsi in un qualsiasi ristorante indipendentemente dalla zona che si sta visitando: da nord al profondo sud, è una ricetta che quotidianamente viene consumata dalla gente del posto e da turisti provenienti da tutto il mondo. L’esperienza più coinvolgente è gustare una zuppa fumante appena preparata negli innumerevoli street food che si trovano nelle varie città. Passeggiando per le strade di Bangkok basta sedersi in uno dei tanti banchetti sparsi in ogni angolo e chiedere un Tom Kha Kai o se non vi fidate della vostra pronuncia thai, una semplice chicken coconut soup. Potrete osservare la maestria con cui vengono mischiati i molti ingredienti per offrirvi, in meno di 10 minuti, un sapore che sicuramente vi stupirà, conquisterà e che vorrete riprovare.
La base di questa ricetta è il latte di cocco. Per contrastare la forte dolcezza si sfruttano le qualità di altri tipici ingredienti come il galangal: una spezia particolarmente utilizzata in tutto il sud est asiatico con un sapore terroso e un aspetto molto simile allo zenzero. La radice viene tagliata a fettine sottili per dare una nota piccante e un aroma particolare. Per conferire sapidità si utilizza la salsa di pesce, mentre il lemongrass e le foglie di kaffir lime assicurano un indispensabile tocco di acidità. Il Tom Kha Kai ha una preparazione di base sempre uguale con la possibilità di utilizzare un diverso tipo di carne a seconda dei gusti. Se preferite il maiale dovrete ordinare una Tom Kha Mu, se invece siete vegetariani potrete gustare la versione con i funghi shiitake chiamata Tom Kha Het oppure il Tom Kha Taohu realizzato con il tofu.
In base alla zona e al cuoco è facile trovare delle aggiunte non previste nella ricetta originale, come alcune verdure tagliate grossolanamente ed in particolare pomodori, cipolle e funghi. La zuppa di pollo al cocco è consuetudine che sia accompagnata da abbondate riso al vapore. Un abbinamento inebriante con gli accenni di profumo di gelsomino del riso jasmine che si sposano perfettamente con il sapore agrodolce del Tom Kha Kai. In Thailandia quando si gusta una qualsiasi zuppa (ma anche moltissimi altri piatti) si può accantonare la preoccupazione di ordinare il riso: viene portato come naturale contorno, allo stesso modo del pane in Italia.
Ritornando a casa, moltissimi turisti hanno il desiderio di mettersi ai fornelli per provare a cucinare questa squisita ricetta. Se da una parte la preparazione è estremamente semplice, dall’altra potrebbe esserlo molto meno la ricerca degli ingredienti. Le maggiori difficoltà sono nel reperire la salsa di pesce, il kaffir lime e il galangal. Quest’ultimo può tranquillamente essere sostituito con del più comune zenzero, mentre gli altri ingredienti si possono acquistare in negozi etnici soprattutto online. Se proprio non si riesce a trovare la salsa di pesce si può utilizzare quella di soia.
Ingredienti (per 4 persone):
- 200 g di pollo tagliato a cubetti
- 400 ml di latte di cocco
- 400 ml di brodo di pollo
- citronella o lemongrass (è sufficiente anche un gambo da tagliare a fette)
- 2 peperoncini rossi piccanti
- 12 fettine di galangal o zenzero (la quantità dipende molto dai gusti personali)
- 10 foglie di kaffir lime
- coriandolo
- salsa di pesce circa 30 ml
- zucchero quanto basta
- succo di lime circa 30 ml (si può sostituire con del comune succo di limone).
La ricetta del Tom Kha Kai è decisamente semplice e si prepara in pochi minuti. L’operazione più lunga è la marinatura del pollo che deve essere lasciato per circa un’ora a riposare con la sola aggiunta di salsa di pesce. Operazione che permette di avere un piatto ancor più saporito e una carne molto morbida. Volendo risparmiare tempo si può anche evitare, limitandosi a dare una veloce rosolata ai bocconcini con un solo goccio d’olio in una padella antiaderente. Nel frattempo in una pentole si deve portare ad ebollizione il brodo di pollo a cui aggiungere i cubetti di carne, i gambi tagliati di citronella, le foglie di kaffir lime e il peperoncino fresco (in mancanza si può sostituire con quello in polvere facendo attenzione al dosaggio).
Trascorsi circa 8 minuti, il pollo dovrebbe essere ormai cotto e si può ultimare la ricetta aggiungendo il latte di cocco, il galangal (o le fettine di zenzero), salsa di pesce, succo di lime e zucchero. Basterà ridurre la fiamma e continuare la cottura per ancora 5 minuti, in modo da far insaporire la carne e addensare leggermente la zuppa. Prima di servire è fondamentale assaggiare per controllare l’equilibrio tra i sapori ed eventualmente, se necessario, fare dei piccoli ritocchi. Se il gusto fosse troppo acido si può addolcire aggiungendo un po’ di zucchero, nel caso di un sapore insipido si corregge con la salsa di pesce, mentre se avessimo esagerato con il peperoncino basta versare del latte di cocco, ottenendo anche maggior cremosità. Una volta regolato il sapore in base ai gusti personali, la zuppa può essere servita guarnendola con foglie fresche di coriandolo e accompagnandola con profumato riso jasmine cotto al vapore.